Va bene applicarsi, va bene fissarsi con uno stile o fissarsi nel perseguire il proprio fine di diventare una grande danzatrice o una buona insegnante, però a certi livelli (bassi) si rasenta il ridicolo.
E soprattutto la danza del ventre è un focolaio di antagonismo e un'associazione a delinquere vista l'enorme quantità di denaro che vi circola.
Un abito costa in media 300 euro, determinati rivenditori lo spacciano per D'ALTA CLASSE e lo fanno pagare addirittura 600/700 euro, millantando competenze sartoriali di coloro che tagliano e cuciono le stoffe da 4 soldi. Per non parlare di accessori e simili: una spada, se ti dice bene, 60 euro, le ali vanno dai 60 euro in su e non sempre sono di buona qualità, i cimbali costano 25 euro (e se prendi la sòla 15 euro ma suonano di cacca), etcetc.
Oltre a questo reciclo di denaro messo su da ex estetiste o da bancarellare da mercato, c'è l'obbligo morale o anche imposto di partecipare a determinate manifestazioni: gli stage con i professionisti, costano 80 euro a lezione, con quelli più scadenti di meno. E occhio: di scadenti ce ne sono a bizzeffe in giro.
Allo stage di Riccione mi sono fatta 2 conti: le vere professioniste sono quelle che vincono medaglie e restano umili. Ho visto tanti nomi blasonati rivelarsi delusioni immonde, ballare male, insegnare male.... Invece chi è rimasto più nel cuore di chi ha assisitito alle varie lezioni, sono stati gli/le insegnanti che, consci della loro bravura e professionalità, non hanno dovuto dimostrare attraverso gesti teatrali il loro talento.
E soprattutto la danza del ventre è un focolaio di antagonismo e un'associazione a delinquere vista l'enorme quantità di denaro che vi circola.
Un abito costa in media 300 euro, determinati rivenditori lo spacciano per D'ALTA CLASSE e lo fanno pagare addirittura 600/700 euro, millantando competenze sartoriali di coloro che tagliano e cuciono le stoffe da 4 soldi. Per non parlare di accessori e simili: una spada, se ti dice bene, 60 euro, le ali vanno dai 60 euro in su e non sempre sono di buona qualità, i cimbali costano 25 euro (e se prendi la sòla 15 euro ma suonano di cacca), etcetc.
Oltre a questo reciclo di denaro messo su da ex estetiste o da bancarellare da mercato, c'è l'obbligo morale o anche imposto di partecipare a determinate manifestazioni: gli stage con i professionisti, costano 80 euro a lezione, con quelli più scadenti di meno. E occhio: di scadenti ce ne sono a bizzeffe in giro.
Allo stage di Riccione mi sono fatta 2 conti: le vere professioniste sono quelle che vincono medaglie e restano umili. Ho visto tanti nomi blasonati rivelarsi delusioni immonde, ballare male, insegnare male.... Invece chi è rimasto più nel cuore di chi ha assisitito alle varie lezioni, sono stati gli/le insegnanti che, consci della loro bravura e professionalità, non hanno dovuto dimostrare attraverso gesti teatrali il loro talento.
A parte lo stage, dove ho assistito alle peggio leccate di chiappe da parte di improbabili danzatrici (come se il talento si possa recepire attraverso le papille gustative della lingua e possa essere profuso dalle cellule del culo altrui), mi sono fatta altri 2 conti (tra un po' prendo il diploma da ragioniere): chi proprio non è portato, deve prendere la danza per quello che è, ovvero un'attività da fare a tempo perso.
Se sei una scopa che va a tempo, non sei una danzatrice. E' inutile applicarsi: sempre scopa resti. Se il pubblico poco istruito sulla danza, ti applaude, non è perchè sei brava, ma perchè hanno intravisto una coscia e si sono eccitati. La bravura è altro.
Per fortuna che, girovagando un po' da un'insegnante all'altra, ne ho trovata una davvero brava.
Per fortuna che, girovagando un po' da un'insegnante all'altra, ne ho trovata una davvero brava.
Lucky me.
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