La via più facile di far parlare di sè è girare un porno: magari un BUON porno.
La seconda mossa è convertirsi al cattolicesimo seduta stante e senza passare dal VIA.
Chissà perchè poi i divi di razza italica vanno tutti in Bosnia a chiedere pietà ad una Madonna a caso, dopo che si son compiute nefandezze di ogni sorta....non lo capirò mai.
Nel caso di Paolo Brosio, la nefandezza maxima era quella di esercitare la professione di giornalista avendo nel cranio 2 neuroni contati che ballavano la macarena notte e dì: lui racconta che nel mentre era ad un festino, si ritrovò a recitare l'"Ave Maria" mentre tutto intorno si verificava la bolgia infernale di scambi di liquidi seminali e non (che poi per invitare Paolo Brosio ad una ammucchiata, ci vuole coraggio.....ma va beh, questa è un'altra storia).
Nel caso di Sara Tommasi, non mi aspettavo proprio questa sua redenzione post lancio del suo "film speciale": FILM SPECIALE come definito da lei stessa, forse perchè rivedendosi si è resa conto che sembrava avere qualche problemino di coordinazione tra ESPRESSIONI FACCIALI- ESPRESSIONI VERBALI - REAZIONI LOGICHE A STIMOLI FISICI.
Per effettuare un'analisi tecnica del pornazzo in questione, dovrei prima ammettere di averlo visto: ebbene si, sono una di quelle che s'è voluta IMPICCIARE.
Che poi l'ideona mia di vedere il porno in compagnia maschile è stata pessima in quanto Sara Tommasi ed i suoi co protagonisti, ammoscerebbero anche un galeotto al 41 bis.
LOCATION: il budget stanziato per la produzione del film, intorno ai 35-40 euro, ha permesso di girare le varie scene in ambienti asettici su mobilia di Mondo Convenienza: a mio avviso erano gli uffici della "prestigiosa" casa di produzione Dive Star Production and Management, tanto per attenersi ad uno stile minimal e sobrio tanto per non distrarre lo spettatore con artefizi scenici.
PROTAGONISTI: a parte l'attrazione clou, Sara Tommasi, c'erano altri loschi individui che le giravano intorno (qualcuno pure sopra, e qualcuno anche da dietro) che avevano la funzione di svegliarla dal torpore e dagli stati di coma apparente nei quali soventemente crollava. Le performance di MANZO DEL TORO promettono bene (dato il nick scelto dall'attore), ma dopo un'accuratissima analisi visiva, tendo a dire che un pischello di 18 anni farebbe di meglio.
TRAMA: da quello che sono riuscita a comprendere, si svolge tutto intorno all'iniziazione di una ggggggiovane donna che prima dei 31 anni s'è annoiata in una città noiosa come L'UMBRIA (cito testualmente S.T.) e poi ha scoperto le gioie del sesso con uomini, donne, animali, vegetali e minerali. Il leitmotiv sono le 3S, ovvero soldi-successo-sesso quantificate nella quantità di fatture che dovrebbe cominciare a rilasciare per le prestazioni effettuate con ritenuta al 20%. Cacchio, è laureata in economia, mica è una shampista di Tor Pagnotta.
1 SCENA MADRE: Sara si ritrova a parlare a ruota di una totalità varia di argomenti poco edificanti, il tutto su un tavolino di plexiglass bianco, con un triste dildo normodotato in mano, e con un effetto BLUR intorno a lei che le dona un non so cosa di angelico e poetico. Peccato che quando apre bocca, inizia il torrente di cappellate (frutto della frequentazione con Alfonso Luigi Marra ed il suo parrucchino) pseudo filosofeggianti che inducono lo spettatore a mettere in pausa il filmato ed andare a farsi un tuffo a mare, nel tentativo di sbattere il cranio contro uno scoglio per avere una scusa per non continuare la visione del film.
2 SCENA MADRE: photoshooting della Tommasi in piedi, ignuda, con sandalo da cubista con plateau di svari centimetri, accanto ad una mini porno diva nana: il tutto risulta eccitante come la visione di un cassonetto dell'AMA dato alle fiamme da un gruppo di rumeni ubriachi.
Per dare un po' di movimento alla scena, si cambia location e si usa un tavolino moribondo (sempre MONDO CONVENIENZA) sul quale si svolge la peggiore scena lesbo, dai tempi di Pamela Prati e dei suoi filmini soft core.
Ed è proprio in questo contesto che sono inorridita di fronte alla patonza non depilata della Tommasi: ma come, io, da brava donna che si è eretta a paladina della ceretta, tolto tutti i peli uno per uno per risultare bella liscia come una dodicenne, e questa fa un porno con la ricrescita da LAMETTA?????? Rabbrividisco al sol pensiero.
3 SCENA MADRE: Il pornoshop! Originale come presentarsi vestiti da SUORA SEXY ad Halloween.
La Sara armeggia con dei falli finti, quando viene adocchiata da un abituè dei sex shops. Lui, coatto e vestito come un paesano che vuole far colpo su una donna di città (conciandosi in maniera imbarazzante per il genere maschile che penosamente rappresenta), e con l'espressione da gatto che punta i passerotti, s'avvicina alla preda che per nulla s'aspettava l'arrivo da retro di un maschio beta.
"Stranamente" sotto il vestitino non porta le mutande, quindi è tutto molto più facile per lui, per un altro cliente che ravanava tra gli scaffali e per un uomo nero a caso che passava di là mettersi in circolo e cimentarsi in un bukkake comico: uno s'aspetta (dalla piega del film che fino a quel momento ha preso) che o ci sia la Tommasi con il ginocchio della lavandaia in preda ai crampi, o che scoppino tutti in una sonora risata e finisca con cordiali strette di mano. Purtroppo lo spettatore viene deluso dall'inevitabile happy ending del bukkake in corso, che termina con l'espressione per nulla turbata della Tommasi nel constatare che ha la parrucca totalmente impecettata e che, forse, dovrà portarla in tintoria prima di riconsegnarla al negozio di fiducia.
4 SCENA MADRE - finale-: Io in attesa di un incontro del terzo tipo con extraterrestri verdognoli, avevo già esposto il poster I WANT TO BELIEVE con tanto di autografo di Fox Mulder. Invece ho assistito al threesome composto da: 2 maschietti chiacchieroni e ridanciani, e una Sara Tommasi (sempre parruccata di rosso) che emette gemiti a caso. Inoltre è capacissima nel fare la telecronaca di ciò che avviene nel preciso momento in presa diretta: ha descritto minuziosamente con terminologie tecniche e mediche ciò che i 2 malcapitati co protagonisti stavano facendole in quel preciso istante: è proprio vero che LA LAUREA PARLA (come spesso dice lei di se stessa giustificando le minchiate paurose che fa in nome dell'antisignoraggio bancario o di chissà quale altra causa persa).
Ciò che resta del film è un senso di insoddisfazione e di pena per questa poveraccia che le ha provate tutte per avere un minimo di successo in campo artistico. Ah, oltre ai sentimenti contrastanti, nella mia mente resterà per sempre questa immagine impressa, come simbolo che, se non sai fare neanche un porno, datti all'ippica (ma ricorda che anche quella strada è stata già battuta da una grande Cicciolina, attualmente in gran rispolvero!).
Oh My Booze
Time is never wasted when you're wasted all the time.
martedì 10 luglio 2012
mercoledì 4 luglio 2012
CHE BOSONI !
Penso di essere pigra. Quand'ero gggiovane mi dilettavo quotidianamente a condividere i miei pensieri (malsani) per dimostrare al mondo la mia completa demenza, al fine di avere un'attenuante generica in caso di reato penale (per la serie: "si si, era tanto brava però i segni di squilibrio erano evidenti da anni....").
Chiuso Facebook (mi ero rotta di vedere i post altrui con foto poco originali ritoccate con instagr.am, spam evidenti di inutili eventi, status dimostrativi della propria originalità in questo mondo così conformista), adesso devo sperimentare un altro modo di manifestare la mia antisocialità in qualche maniera: in tempi non sospetti ho aderito a GOOGLE PLUS (manco lo so scrivere, figuriamoci se lo so usare), e adesso ho rispolverato il mio blog - aperto in status di ebbrezza (da cui l'evidente titolo ORIGINALISSIMO E ANGLOFONICISSIMO) - e ho deciso di infarcire di streaming mentali questa parte di social network ancora, da me, non esplorato.
Tronfia di gioia (solo da parte mia, si intende), ho da condividere questa importante notizia che interesserà me, il mio EX fisico delle particelle e qualche altro nerd che smanetta su internet tra un porno e l'altro.
http://www.ilgiornale.it/cronache/ecco_particella_dioannuncio_cern_ginevra/cern-bosone_higgs-particella_dio/04-07-2012/articolo-id=595449-page=0-comments=1
Finalmente il risultato è arrivato: il bosone di Higgs esiste!
Ed io che credevo che l'acceleratore di particelle lo utilizzassero come pista per le macchinine elettriche!!
Ma ora, che ci si fa con questo bosone? Questo fisico teorico (che sembra più che altro Funari reincarnato in un hippie appena fatto di peyote) lo paragona ad un fiocco di neve.
Più che altro thumbs up per la t-shirt!
http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/bosone-di-higgs-il-fisico-e-come-un-fiocco-di-neve/99890/98269
Chiuso Facebook (mi ero rotta di vedere i post altrui con foto poco originali ritoccate con instagr.am, spam evidenti di inutili eventi, status dimostrativi della propria originalità in questo mondo così conformista), adesso devo sperimentare un altro modo di manifestare la mia antisocialità in qualche maniera: in tempi non sospetti ho aderito a GOOGLE PLUS (manco lo so scrivere, figuriamoci se lo so usare), e adesso ho rispolverato il mio blog - aperto in status di ebbrezza (da cui l'evidente titolo ORIGINALISSIMO E ANGLOFONICISSIMO) - e ho deciso di infarcire di streaming mentali questa parte di social network ancora, da me, non esplorato.
Tronfia di gioia (solo da parte mia, si intende), ho da condividere questa importante notizia che interesserà me, il mio EX fisico delle particelle e qualche altro nerd che smanetta su internet tra un porno e l'altro.
http://www.ilgiornale.it/cronache/ecco_particella_dioannuncio_cern_ginevra/cern-bosone_higgs-particella_dio/04-07-2012/articolo-id=595449-page=0-comments=1
Finalmente il risultato è arrivato: il bosone di Higgs esiste!
Ed io che credevo che l'acceleratore di particelle lo utilizzassero come pista per le macchinine elettriche!!
Ma ora, che ci si fa con questo bosone? Questo fisico teorico (che sembra più che altro Funari reincarnato in un hippie appena fatto di peyote) lo paragona ad un fiocco di neve.
Più che altro thumbs up per la t-shirt!
http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/bosone-di-higgs-il-fisico-e-come-un-fiocco-di-neve/99890/98269
lunedì 5 settembre 2011
L' -IO MASCHIO- PENNUTO
Cosa distingue un uomo da un maschio d'anatra in una fattoria?
Questa profondissima domanda sociologica di parallelismi nel mondo animale, ha fatto capolino nel tardo pomeriggio tra le altre mie mille riflessioni quotidiane (perché ho sempre lo sguardo da triglia al cartoccio, come mai sto sempre sui siti delle compagnie aeree e ho voglia continua di fuggire, perché il mio gatto è iper arrapato e "monta" tutto, e non lavora come commesso IKEA).
La risposta alla sopracitata domanda è : NULLA, a parte l'ammasso di piume del sotto-coda (anche se a volte ho incrociato uomini che nel sotto CODA avevano tonnellate di lana di pecora appena tosata e aggrovigliata).
Reduce da una escursione in un agriturismo, dove ho notato che l'ANATRO ha sempre tante belle pennute che lo seguono e fanno tutto ciò che lui decide di fare, ho avuto l'illuminazione: il bipede umano, con meno piume ed altrettanti neuroni, vorrebbe avere il codazzo di ochette sine neurone, prive di autodeterminazione, di intelletto, di capacità cognitive, pronte ad ubbidire e a non prendere mai strade diverse.
Il maschio in questione, ha 6 belle anatre bianche che lo adorano, lo seguono in fila, e vanno dove dice lui, dal sentiero, all'abbeveratoio, al forno.
Ed ecco cosa spinge l'umano ad agire nella stessa maniera: l'idea di avere più donne disposte a tutto per lui, va a compensare ciò che gli manca da qualche altra parte, magari l'autostima, magari una sicurezza affettiva, magari anni ed anni di sfiga, oppure centimetri..... madre natura o elargisce in abbondanza, o è proprio stronza.
Alchè, l' IO ANATRA e l' IO MASCHIO, seguono la stessa retta parallela: si circondano di pennute poco intelligenti, le portano in giro per anni, e le fanno finire al forno con le patate poiché, essendo troppo idiote, si fidano di lui.
Io sono nata GATTO, e le anatre me le mangio con tutto il becco!!!!
Questa profondissima domanda sociologica di parallelismi nel mondo animale, ha fatto capolino nel tardo pomeriggio tra le altre mie mille riflessioni quotidiane (perché ho sempre lo sguardo da triglia al cartoccio, come mai sto sempre sui siti delle compagnie aeree e ho voglia continua di fuggire, perché il mio gatto è iper arrapato e "monta" tutto, e non lavora come commesso IKEA).
La risposta alla sopracitata domanda è : NULLA, a parte l'ammasso di piume del sotto-coda (anche se a volte ho incrociato uomini che nel sotto CODA avevano tonnellate di lana di pecora appena tosata e aggrovigliata).
Reduce da una escursione in un agriturismo, dove ho notato che l'ANATRO ha sempre tante belle pennute che lo seguono e fanno tutto ciò che lui decide di fare, ho avuto l'illuminazione: il bipede umano, con meno piume ed altrettanti neuroni, vorrebbe avere il codazzo di ochette sine neurone, prive di autodeterminazione, di intelletto, di capacità cognitive, pronte ad ubbidire e a non prendere mai strade diverse.
Il maschio in questione, ha 6 belle anatre bianche che lo adorano, lo seguono in fila, e vanno dove dice lui, dal sentiero, all'abbeveratoio, al forno.
Ed ecco cosa spinge l'umano ad agire nella stessa maniera: l'idea di avere più donne disposte a tutto per lui, va a compensare ciò che gli manca da qualche altra parte, magari l'autostima, magari una sicurezza affettiva, magari anni ed anni di sfiga, oppure centimetri..... madre natura o elargisce in abbondanza, o è proprio stronza.
Alchè, l' IO ANATRA e l' IO MASCHIO, seguono la stessa retta parallela: si circondano di pennute poco intelligenti, le portano in giro per anni, e le fanno finire al forno con le patate poiché, essendo troppo idiote, si fidano di lui.
Io sono nata GATTO, e le anatre me le mangio con tutto il becco!!!!
venerdì 2 settembre 2011
Oh My Dreamer Boy !
Oggi mi sento combattiva e polemica, forse perché ho passato tutta la notte ad assistere il mio cellulare in coma irreversibile, ed oggi, con una canna di bambù in mano, potrei fare più tenerezza di un panda gigante in via d'estinzione.
Voglio prendermela con i maschi che pensano di avercelo solo loro. Ma io dico, con questa moltitudine di uomini eretti e promiscui che c'è in giro, ma tu pensi veramente che l'unico a saperlo usare sei tu?
Il mio è un discorso generico, non attacco nessuno in particolare, ma parlando con i diversi tipi di maschio BETA (ovvero quelli più generici e comuni, visto che di ALFA c'è solo e sempre lui, ROCCO über alles), noto una certa predisposizione all'iper-esposizione delle loro vere capacità, in tutti i campi.
Io voglio soltanto analizzare cosa non va nella pomiciata maschile. Se è vero che in 7 secondi uno si fa l'idea di chi si ha davanti, figuriamoci quando l'incontro si svolge nelle cavità orali reciproche... bisogna avere stile, quello che manca un po' a tutti.
E' pur vero che, noi donnine virtuose, arriviamo alla limonata o da ubriache tronche, o da interessate disilluse, o da arrapate croniche, o da disperate alla ricerca di un pretesto per dire alle amiche HO LE LABBRA SCREPOLATE MA NON PER IL FREDDO! (e grazie al cacchio, stiamo al 2 settembre).
Un limone non si nega, a nessuno: d'estate poi.... quando il progesterone ulula alla luna, anche quando è uno spicchietto piccolo piccolo, siamo dispensatrici di casse di agrumi che gli indiani ai mercati generali ci fanno un baffo.
Spesso la limonata è fine a se stessa, nel senso che si esaurisce la sera stessa e, sovente, ci si ritrova la mattina a chiederci: ma con chi cavolo ho pomiciato ieri sera? L'abbinamento lingua-nome-volto è radicalmente annebbiato da ettolitri di sangria, ma a noi va bene anche così, perché finché possiamo, ci divertiamo alla faccia di chi ci vuole male.
Ma il dramma è sempre dietro l'angolo, e non parlo di rendersi conto che la sera prima c'è stato un intreccio di lingue con un parente: il vero e proprio ostacolo che rende la donna incapace di DARLA la sera stessa, è l'incapacità genetica del maschio a saper baciare.
Io ne ho trovati veramente pochi degni del nome LINGUA D'OC (o D'OIL, dipende dai gusti filologici).
Il vero baciatore non ti crea delle fratture degli incisivi, non ti manda in giro con squarci di carne viva sulle labbra, non ti fa venire i crampi alla lingua poiché sta là a rincorrerla (con la sua) per 15 minuti di fila in senso orario... si cambia anche verso! Non ve l'hanno insegnato i vostri genitori?
E poi, da un estremo all'altro, c'è quello che la lingua non sa come si usa: vanta doti da trombone, da trapanatore folle, ma dalla cintola in su, ha degli organi inutilizzati e incancreniti da anni ed anni di uso maldestro o di NON-uso. Parlo di quelli che la lingua ce l'hanno debole, poco attiva, che sbavano visto che i muscoli della bocca non sanno coordinarli nell'atto della limonata.
Ed il minimo comune denominatore di tutti questi mezzi ometti, è che loro credono fermamente nelle loro capacità.
E cosa fa la donna? Ci sono 2 vie: la prima è quella del menefreghismo, lo lascio fare, tanto chi lo incontra più.. e ci si mette una bella croce sopra, anzi, si danno i voti e soprattutto si consigliano le amiche di non ritrovarsi mai a portata di orefizio orale con quello là.
La seconda via, è quella dell'insegnamento: innanzitutto ci si prodiga ad essere maestrine solo se si rincontra il tipo varie volte, e ci si può aspettare qualcosa da lui. E poi, non si può per niente iniziare un discorso con ADESSO TI INSEGNO COME SI BACIA UNA DONNA: errore! Si determinerà in lui la classica erezione al contrario, che lo farà sparire sia dalla tua vista, che dal mondo del web, della telefonia mobile, e spesso anche dalla città di residenza.
Il tutto va affrontato prendendo l'argomento alla larga, non parlandone direttamente, ma fingendo un attacco improvviso di ormone mannaro, afferrandogli le mandibole con una mano, bloccandogli i tendini del collo con l'altra, e fargli subire una pomiciata 5 stelle, a volte usando una voce fuori campo che spiega le azioni intraprese.
Magari, dopo una mezzora di pomicio coatto ai limiti della violenza psicologica, qualche segnale potrebbe arrivare nel cervellino atrofizzato del LINGUA ESANIME o del LINGUA VORACE (dipende dal tipo di incapacità). Ma non fatevi troppe speranze, non impareranno mai.
Quindi, se il tizio in questione merita, dovrà fare opera di apprendimento volta per volta. Ma spesso chi ci sta di fronte, è infinitamente sicuro delle sue capacità, e quindi vi do una dritta: MOLLATELO FINCHE' SIETE IN TEMPO.
Chi bacia male, inevitabilmente, non eccellerà anche in altre cose.
Io sono sempre dell'idea che debba girare tra le donne di Roma e provincia, un file multimediale con nomi, cognomi, volti e voti dei vari maschietti presenti sul territorio.
Io la butto in caciara: LO FACCIAMO??
giovedì 1 settembre 2011
Oh My ... Inspiration ?
Sia mai che la mia ignoranza della lingua inglese mi abbia mandato in vacca anche la conoscenza della lingua italiana?
Volevo mettere un titolo in ENGLISH, come faccio di solito, ma mi si è posto il seguente interrogativo allarmante: ma si dice ISPIRAZIONE o INSPIRAZIONE?
Per fortuna c'è google che risolve qualsivoglia dubbio (anche esistenziale... provate a scrivere CHI SONO IO ed il primo sito che esce ti dice tutto sul tuo pc, dall'IP al sistema operativo!), e quindi ho digitato ISPIRAZIONE ed effettivamente era la prima parola esatta quella che mi era sobbalzata da un neurone all'altro.
Però, nell'atto della traduzione, ho fronteggiato la dura realtà, cioè: in inglese si dice INSPIRATION...
Dopo ben 7 minuti di elettroencefalogramma piatto, ho pensato bene di fare copia e incolla e di non pormi troppi interrogativi sull'etimologia delle parole.
Però vorrei parlare di ispirazione (e volendo anche di inspirazione, ma per quello c'è l'altro mio blog, INUTILIA...prima o poi affronterò temi dell'anatomia umana al di sopra della cintura).
L'ispirazione viene e va, a me è andata un anno fa e sto alla ricerca di un chicchessia, un qualsivoglia, un qualcosina che possa risvegliarmi dal letargo sinapsiale nel quale sono crollata. Alchè, nel mentre effettuo il back up del mio nokione sgangherato, ho pensato di dedicare qualche riga all'argomento che preferisco in assoluto: l'uomo medio.
L'uomo medio mi ha ispirata durante i miei anni riproduttivi come Laura ha ispirato Petrarca, come i passeri hanno ispirato Leopardi, come il balletto classico ha ispirato la mia colonna vertebrale a starsene sdraiata per 33 anni su un letto morbido.
L'equazione media che ho sempre condotto per giudicare qualcuno è la seguente:
ottimo rapporto proporzionale faccia - corpo - chiappe + gonfiore del portafogli + gonfiore in altre zone + macchina + discorsi di senso compiuto = MASCHIO BETA
ottimo rapporto proporzionale faccia - corpo - chiappe + gonfiore del portafogli + gonfiore in altre zone + macchina + discorsi di senso compiuto + assenza fisica della madre nell'arco dei 1000 km = MASCHIO ALFA
.... ebbene, per 32 (e nell'arco di questo mese, 33) anni, ho cercato almeno un MASCHIO BETA ... ma quando era presente uno dei caratteri sopracitati, ne mancavano altri 2 .. una tragedia senza fine.
Alchè, per non restare zitella, ho pensato bene di abbassare i miei canoni e di puntare al MASCHIO GAMMA, ovvero un uomo che potrebbe accontentare un po' tutte:
1) il rapporto faccia - corpo - chiappe può anche essere "sufficiente", anzi, bypassiamo il sedere e concentriamoci sul volto (tanto la forza di gravità ed il tempo trasformerebbero i floridi glutei in buste di plastica vuote);
2) il gonfiore del portafogli purtroppo deve permanere... sono una donna costosa da mantenere;
3) abbasso lo standard del gonfiore in altre zone con FAMMI 2 GRATTINI E STO BENE PER UN INTERO CICLO LUNARE;
4) il discorso automobile lo riconduco al fattore GONFIORE DEL PORTAFOGLI: sono esigente e punto alla vettura altrui (dal momento che la mia sta sempre a secco di benzina ed è perennemente macchiata da olio di patatine, rossetti, cremine ed, esternamente, da AMMACCATURE improvvise che appaiono durante la notte);
5) riguardo i discorsi di senso compiuto, mi sento di non fare sconti, dal momento che è ardua la ricerca di qualcuno che sappia comporre una frase con soggetto, verbo, complemento e, addirittura, qualche avverbio, congiunzione e aggettivo (rinuncio in questo preciso istante ad optare per un uomo che sappia usare le proposizioni coordinate o subordinate all'interno di un colloquio).
Però voglio puntare il dito contro chi ha la mamma onnipresente: speravo che, andando all'estero, fosse diverso il rapporto madre-figlio, ovvero non morboso come quello della razza maschia italica, ma più freddo e distaccato come, ad esempio, gli uomini nordici.
No. Anche FUORI sono così, mammoni, gigioni, sempre a fare confronti. Ho passato giornate indimenticabili con la mamma del mio ex che mi martellava le ovaie con la sua presenza ingombrante, roba da far fuggire a nuoto attraversando l'Adriatico anche una pigrona come me.
Mia madre diceva sempre: PRENDITELO ORFANO.
Ora, dopo tanto tempo, capisco il motivo di questo suo insistente suggerimento.
Volevo mettere un titolo in ENGLISH, come faccio di solito, ma mi si è posto il seguente interrogativo allarmante: ma si dice ISPIRAZIONE o INSPIRAZIONE?
Per fortuna c'è google che risolve qualsivoglia dubbio (anche esistenziale... provate a scrivere CHI SONO IO ed il primo sito che esce ti dice tutto sul tuo pc, dall'IP al sistema operativo!), e quindi ho digitato ISPIRAZIONE ed effettivamente era la prima parola esatta quella che mi era sobbalzata da un neurone all'altro.
Però, nell'atto della traduzione, ho fronteggiato la dura realtà, cioè: in inglese si dice INSPIRATION...
Dopo ben 7 minuti di elettroencefalogramma piatto, ho pensato bene di fare copia e incolla e di non pormi troppi interrogativi sull'etimologia delle parole.
Però vorrei parlare di ispirazione (e volendo anche di inspirazione, ma per quello c'è l'altro mio blog, INUTILIA...prima o poi affronterò temi dell'anatomia umana al di sopra della cintura).
L'ispirazione viene e va, a me è andata un anno fa e sto alla ricerca di un chicchessia, un qualsivoglia, un qualcosina che possa risvegliarmi dal letargo sinapsiale nel quale sono crollata. Alchè, nel mentre effettuo il back up del mio nokione sgangherato, ho pensato di dedicare qualche riga all'argomento che preferisco in assoluto: l'uomo medio.
L'uomo medio mi ha ispirata durante i miei anni riproduttivi come Laura ha ispirato Petrarca, come i passeri hanno ispirato Leopardi, come il balletto classico ha ispirato la mia colonna vertebrale a starsene sdraiata per 33 anni su un letto morbido.
L'equazione media che ho sempre condotto per giudicare qualcuno è la seguente:
ottimo rapporto proporzionale faccia - corpo - chiappe + gonfiore del portafogli + gonfiore in altre zone + macchina + discorsi di senso compiuto = MASCHIO BETA
ottimo rapporto proporzionale faccia - corpo - chiappe + gonfiore del portafogli + gonfiore in altre zone + macchina + discorsi di senso compiuto + assenza fisica della madre nell'arco dei 1000 km = MASCHIO ALFA
.... ebbene, per 32 (e nell'arco di questo mese, 33) anni, ho cercato almeno un MASCHIO BETA ... ma quando era presente uno dei caratteri sopracitati, ne mancavano altri 2 .. una tragedia senza fine.
Alchè, per non restare zitella, ho pensato bene di abbassare i miei canoni e di puntare al MASCHIO GAMMA, ovvero un uomo che potrebbe accontentare un po' tutte:
1) il rapporto faccia - corpo - chiappe può anche essere "sufficiente", anzi, bypassiamo il sedere e concentriamoci sul volto (tanto la forza di gravità ed il tempo trasformerebbero i floridi glutei in buste di plastica vuote);
2) il gonfiore del portafogli purtroppo deve permanere... sono una donna costosa da mantenere;
3) abbasso lo standard del gonfiore in altre zone con FAMMI 2 GRATTINI E STO BENE PER UN INTERO CICLO LUNARE;
4) il discorso automobile lo riconduco al fattore GONFIORE DEL PORTAFOGLI: sono esigente e punto alla vettura altrui (dal momento che la mia sta sempre a secco di benzina ed è perennemente macchiata da olio di patatine, rossetti, cremine ed, esternamente, da AMMACCATURE improvvise che appaiono durante la notte);
5) riguardo i discorsi di senso compiuto, mi sento di non fare sconti, dal momento che è ardua la ricerca di qualcuno che sappia comporre una frase con soggetto, verbo, complemento e, addirittura, qualche avverbio, congiunzione e aggettivo (rinuncio in questo preciso istante ad optare per un uomo che sappia usare le proposizioni coordinate o subordinate all'interno di un colloquio).
Però voglio puntare il dito contro chi ha la mamma onnipresente: speravo che, andando all'estero, fosse diverso il rapporto madre-figlio, ovvero non morboso come quello della razza maschia italica, ma più freddo e distaccato come, ad esempio, gli uomini nordici.
No. Anche FUORI sono così, mammoni, gigioni, sempre a fare confronti. Ho passato giornate indimenticabili con la mamma del mio ex che mi martellava le ovaie con la sua presenza ingombrante, roba da far fuggire a nuoto attraversando l'Adriatico anche una pigrona come me.
Mia madre diceva sempre: PRENDITELO ORFANO.
Ora, dopo tanto tempo, capisco il motivo di questo suo insistente suggerimento.
giovedì 28 aprile 2011
Oh My Hilton !
Leggendo dei blog americani, sembrerebbe che la "povera" ereditiera Paris Hilton, abbia avuto un incontro-quasi scontro automobilistico con un'altra divetta americana, Sarah Shahi, che è diventata famosa col serial L world e altre serie americane...
Sul suo twitter, Sarah ha scritto :
“Paris Hilton è la peggiore automobilista di sempre. Mi ha quasi investito e poi non ha rispettato uno stop. Se ci fosse stato un bambino dietro la curva, stupida tr**a?
Paris Hilton – orribile spreco di un essere umano.
Che persona irresponsabile… Che esistenza sprecata…
Non sarei così inc**zata se non fossi una mamma.
Un’ultima cosa bionda pezzo di m*rda – non sei una elitaria solo perché hai i soldi. Dovresti chiedere scusa… all’umanità. Ho finito.
Io mi sento pienamente rappresentata da queste parole, poichè corrispondono totalmente all'idea che io ho di quel gallinaceo biondo.
Ma la risposta della Paris non s'è fatta attendere:
“Sono rimasta scioccata quando l’ho letto perché non ho nemmeno guidato quel giorno, sono appena tornata da Las Vegas con il mio ragazzo… e siamo rimasti a casa a girare un filmino
a rilassarci…
Ci sono un sacco di sosia di Paris Hilton che lo fanno per vivere. Combinano sempre queste cose e mi sento in colpa per questo. Quindi questo potrebbe essere un altro episodio del genere.
Praticamente è stata la mia gemella cattiva!!!
Comunque sembra che sul twitter di Gheddafi ci siano scritte quasi le stesse accuse che Sarah ha detto a Paris:
"Ero a tripoli quando sono stato bombardato da aerei dell'aviazione italiana.
E se avessero colpito qualche bambino? Stupidi stronzi."
giovedì 21 aprile 2011
Oh My Plastic Surgery !
Se avete comprato il settimanale OGGI, troverete delle foto di una balenottera spiaggiata con la parrucca bionda. Ebbene lei è Noemi Letizia. Ve la ricorderete sicuramente, è la VERGINE DI CASORIA, la ragazzina che 2 anni fa, appena 18enne, fu implicata nello scandalo PAPI GIRLS, una delle PRIME ad essere accusata di aver ricevuto regali in cambio di prestazioni sessuali con presidente del consiglio.
Vedendo le ultime immagini della ragazza, io mi chiedo come sia possibile per una ventenne carina, acqua e sapone, ridursi in questa maniera: ci sono le sue fotine sulla spiaggia per un servizio fotografico in cui lei indossa le sue creazioni balneari, i costumi praticamente. Beh, anche photoshoppate le foto rivelano che il modello a cui s'è ispirata è Nina Moric, Donatella Versace e una strappona del cocoricò.
La ragazza è mostruosamente rifatta, ed ha 20 anni per puzza!
Tra l’altro, le immagini pubblicate in anteprima dal settimanale ‘Oggi’ sono ritoccate solo parzialmente con pancia e fianchi leggermente ridotti). Nella versione definitiva della campagna pubblicitaria (e noi dopo faremo la comparazione) i chili di troppo verranno definitivamente cancellati con photoshop.
La povera Noemi, per partecipare all'Isola dei Famosi s'era anche preparata spendendo 17000 euro in ritocchini. Per inciso:
- 9.000 Euro per il seno
-8.000 Euro per il naso, che evidentemente aveva bisogno di un’aggiustatina.
E, infine un piccolo extra di 500 euro per una ritoccatina alle labbra che erano troppo NORMALI e non somigliavano ad un canotto.
Poveri noi.... Noemi, un FILLING di neuroni l'hai mai considerato?
Vedendo le ultime immagini della ragazza, io mi chiedo come sia possibile per una ventenne carina, acqua e sapone, ridursi in questa maniera: ci sono le sue fotine sulla spiaggia per un servizio fotografico in cui lei indossa le sue creazioni balneari, i costumi praticamente. Beh, anche photoshoppate le foto rivelano che il modello a cui s'è ispirata è Nina Moric, Donatella Versace e una strappona del cocoricò.
La ragazza è mostruosamente rifatta, ed ha 20 anni per puzza!
Tra l’altro, le immagini pubblicate in anteprima dal settimanale ‘Oggi’ sono ritoccate solo parzialmente con pancia e fianchi leggermente ridotti). Nella versione definitiva della campagna pubblicitaria (e noi dopo faremo la comparazione) i chili di troppo verranno definitivamente cancellati con photoshop.
La povera Noemi, per partecipare all'Isola dei Famosi s'era anche preparata spendendo 17000 euro in ritocchini. Per inciso:
- 9.000 Euro per il seno
-8.000 Euro per il naso, che evidentemente aveva bisogno di un’aggiustatina.
E, infine un piccolo extra di 500 euro per una ritoccatina alle labbra che erano troppo NORMALI e non somigliavano ad un canotto.
Poveri noi.... Noemi, un FILLING di neuroni l'hai mai considerato?
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